Indice dell'articolo
Vivendo e lavorando in Africa, mi capita spesso di restare nel continente per le vacanze. E nonostante ci siano un milione di cose da fare, tipo dormire sotto le stelle nel deserto o scalare montagne di 6’000 metri, cosa c’è di più tipico di un bel safari africano?
In questo articolo ti ho elencato i migliori safari in Africa per soddisfare ogni tipo diviaggiatore, sia che sia la tua prima o terza volta in Africa, sia che tu stia viaggiando con un budget limitato o da sceicco!
Fatti guidare nella scelta del tuo prossimo safari da questa lista con le sue stupende fotografie: a fine pagina potrai trovare tutti gli articoli che ho scritto a tema safari per approfondire alcuni dei più belli che troverai in questo elenco.
Safari significa “lungo viaggio” in swahili.
Oggigiorno, tutti ti daranno la risposta quando chiedi dove si trovano i safari più belli: Africa. Oppure, se vuoi vedere più animali possibili, quali sono i migliori safari? Africa, ancora!
Quindi, con mezzo continente a tua disposizione, da dove iniziare? Dovrebbero essere le infinite pianure del Serengeti della Tanzania o i corsi d’acqua nascosti dell’Okavango del Botswana? Preferiresti sederti e goderti lo spettacolo delle mandrie di gnu che spazzano la savana aperta? O forse sei il tipo più attivo, che sogna di remare accanto a coccodrilli oziosi o di pedinare a piedi un branco di leoni?
La tua scelta di safari dipende in parte dagli animali che vuoi vedere. Per la maggior parte dei principianti, i “Big Five” sono in cima alla lista dei desideri: si tratta di leone, leopardo, bufalo, elefante e rinoceronte, così chiamati perché un tempo erano considerati gli avversari più pericolosi del cacciatore. Molti posti ne vantano tutti o la maggior parte, ma in alcuni parchi ci sono più possibilità che in altri.
Poi ci sono le altrettanto iconiche giraffe, zebre e ippopotami, senza dimenticare le affascinanti creature più piccole, dai camaleonti e gli scarabei stercorari ai suricati e ai buceri.
La buona notizia è che, almeno in termini generali di fauna selvatica, non puoi davvero sbagliare. Sebbene ogni destinazione abbia sia le sue offerte speciali che i suoi assenti (non ha senso cercare springbok nel Serengeti, per esempio, o ghepardi a Luangwa), la ricchezza e la varietà assoluta in quasi ognuna di esse, e la grandiosità dello sfondo africano, è destinato a incantarti.
Eccoti allora i migliori safari del mondo, dal momento che l’Africa è per distacco il continente più adatto per queste esperienze.
I migliori safari per la prima volta
Questi sono tra i safari migliori per chi non è ha mai fatto un’esperienza simile perché potrai vedere tutti gli animali più iconici, inclusi i Big Five. Il tutto senza dover viaggiare per giorni in scomode 4×4 e soprattutto senza spendere una fortuna!
Masai Mara, Kenya
Se sei alla tua prima esperienza in Africa, difficilmente troverai safari migliori del Masai Mara, se non altro perché molti documentari televisivi hanno reso le brulicanti savane, le acacie dalla cima piatta e i predatori pigri del Kenya l’emblema di un continente.

Il Masai Mara è un’estensione settentrionale del Serengeti della Tanzania e le enormi mandrie di gnu e altri pascolatori che arrivano da luglio a ottobre dominano l’ecosistema del parco in modo simile. Questo spettacolo sbalorditivo è una calamita per i predatori: non c’è posto migliore per avvistare leoni e ghepardi in tempi rapidissimi, aiutati dal terreno aperto e dal fatto che questi grandi felini si sentono a proprio agio intorno ai veicoli.
Altri animali iconici che potrai osservare durante un safari nel Masai Mara sono elefanti, giraffe e rari rinoceronti neri.
Lo svantaggio del Mara è la sua popolarità, che a volte porta a gruppi invadenti di minibus. Per un’esperienza meno affollata, scegli le zone più a ovest.
Strade sconnesse e allagamenti stagionali sono ottime ragioni per avere una guida con te.
Budget: opzioni a tutti i livelli di prezzo
Quando andare: più fresco e più accessibile durante la stagione secca, da maggio a ottobre
Serengeti e cratere di Ngorongoro, Tanzania
Il Serengeti è senza dubbio lo spettacolo della fauna selvatica più famoso del pianeta. Tutto ciò che si applica al Masai Mara (la sua estensione settentrionale) vale anche qui, dall’immensità della grande migrazione alla facilità di avvistamento dei predatori.

Solo che il Serengeti, con i suoi 15’000 kmq, è quasi dieci volte più grande, il che significa che le sue pianure sono molto più “infinite” e c’è una maggiore varietà di habitat.
Significa anche che troverai meno visitatori che nel Mara. Il centro del parco, intorno a Seronera, è spesso affollato ma le zone a nord e a ovest offrono opzioni più esclusive.
Il cratere di Ngorongoro si trova a breve distanza in auto a est, ancora all’interno dell’area di conservazione del Serengeti. Questa caldera vulcanica racchiude 250 kmq di pianure, foreste e laghi e ospita un’improbabile concentrazione di fauna selvatica, tra cui leoni, elefanti e rari rinoceronti neri.
Tali ricchezze e il panorama da sogno attirano molti visitatori e il luogo a volte può sembrare uno zoo più selvaggio. Ma se il safari della tua vita fosse limitato a una singola gita di un giorno, allora probabilmente dovrebbe essere qui.
Se stai facendo un tour nel nord della Tanzania, ti consiglio anche di aggiungere alla tua visita il Lake Manyara e il Parco del Tarangire, con la più alta concentrazione di elefanti di tutto il paese.
Budget: opzioni a tutti i livelli di prezzo
Tour consigliato: Serengeti, Ngorongoro e Tarangire con Follow Alice (100$ di sconto per te!)
Quando andare: tutto l’anno. La migrazione si muove con le stagioni, quindi è sempre visibile, ma le condizioni meteo migliori sono tra giugno e ottobre
Parco nazionale Kruger, Sudafrica
Alcuni puristi sostengono che il principale parco nazionale del Sud Africa sia troppo affollato e “comodo”. Certamente le sue strade asfaltate e i suoi grandi accampamenti potrebbero far perdere un po’ della poesia nel cercare gli animali nella savana attraversata da piste sterrate poco battute. Ma i suoi 22’000 kmq significano spazio per tutti i visitatori, con strade secondarie e campi nella savana sufficienti a darti un’esperienza un po’ più selvaggia.

Qualunque siano i tuoi gusti, non si può negare che qui vedrai tantissimi animali. Con i Big Five ben visibili (incluse entrambe le specie di rinoceronti), oltre a ghepardi, cani selvatici, numerosi grandi erbivori e oltre 500 specie di uccelli, non ti annoierai di certo.
Il segreto è la varietà dell’habitat, dalle colline alla savana, ai boschi e alle foreste fluviali. L’acqua abbondante aiuta, con fiumi perenni che assicurano concentrazioni di selvaggina tutto l’anno. Le strade per qualsiasi tempo lo rendono anche una scelta migliore per la stagione delle piogge.
Ciò che rende il Kruger un safari perfetto per tutti i gusti è la scelta di attività, alloggi ed esperienze: dal lodge esclusivo al grande campeggio pubblico, dalla guida notturna al sentiero nella natura selvaggia, questo parco naturale in Sud Africa offre davvero di tutto. Se sei un novizio dei safari o un viaggiatore con un budget limitato, troverai probabilmente la destinazione safari più semplice e gratificante di tutta l’Africa.
Budget: opzioni a tutti i livelli di prezzo
Quando andare: tutto l’anno, ma le piogge principali da evitare vanno da novembre a marzo
Parco del Chobe e Riserva di Moremi, Botswana
Il Botswana è una terra asciutta ma, paradossalmente, alcuni dei suoi migliori avvistamenti di animali sono legati all’acqua.
Durante la stagione secca, la fauna selvatica affolla il fiume nell’estremo nord del Chobe National Park, dove le crociere in barca attraversano innumerevoli elefanti e bufali. Leoni e iene vagano per le strade ad anello, mentre lo zibellino è tra i tanti erbivori che potrai trovare.

Le famose Cascate Victoria sono raggiungibili facilmente con una gita di un giorno.
Più a sud, la Riserva di Moremi protegge i margini orientali del delta dell’Okavango, dove i corsi d’acqua stagionali attirano prolifici numeri di selvaggina dai boschi circostanti di mopane. I predatori, compreso il cane selvatico, sono abbondanti. Le crociere in barca attraverso le lagune o le gite in mokoro (piroga) lungo gli stretti canali ti permetteranno di vedere numerosissimi mammiferi e uccelli.
Queste due destinazioni sono spesso combinate: potrai infatti fare il trasferimento tra una e l’altra in aereo o in un arduo viaggio su strada, quest’ultimo via Savuti, famosa per elefanti, leoni e iene.
Entrambi possono essere affollati in alta stagione. Il self-drive è solo per gli esperti, ma ci sono pacchetti molto economici (che utilizzano campeggi governativi), oltre a numerosi lodge.
Budget: tutti i livelli di prezzo
Quando andare: giugno-ottobre (il picco di alluvioni dell’Okavango da maggio ad agosto)
Parco nazionale di South Luangwa, Zambia
Il parco più importante dello Zambia è generalmente visto come una destinazione per i più esigenti, grazie alla difficoltà delle strade e ai piccoli lodge gestiti dai proprietari che promuovono un’esperienza a tutto tondo nella boscaglia.
Tuttavia, South Luangwa è anche il posto migliore per chi è nuovo ai safari.

Verso la fine della stagione secca la selvaggina si concentra in gran numero attorno al fiume che si restringe e alle sue lagune soffocate da ippopotami e potrai vedere la maggior parte degli animali più iconici dei migliori safari in Africa, a eccezione di rinoceronti e ghepardi.
I safari notturni consentono l’emozione di seguire i grandi felini in cerca di una preda mentre le passeggiate guidate offrono una visione avvincente della boscaglia a livello del suolo. In effetti, questo parco è conosciuto come la casa del safari a piedi.
Non esiste un parco migliore per scovare i leopardi!

Questa è una destinazione stimolante per il viaggiatore indipendente e per chi cerca lodge di fascia alta. Ma puoi aspettarti un eccellente rapporto qualità/prezzo per il tuo safari in Zambia
Budget: medio / alto
Quando andare: migliore osservazione degli animali da giugno a ottobre; alluvioni durante le piogge (novembre-marzo), quando alcuni campi chiudono.
Parco nazionale Etosha, Namibia
Etosha è il Kruger della Namibia, con strade e strutture adatte per un safari economico e senza guida. Il terreno aspro e semiarido non è per tutti i gusti, tuttavia, con la sua vegetazione spinosa, le macerie di calcare e le vaste e scintillanti saline. E senza fiumi, puoi dimenticarti di vedere ippopotami e coccodrilli.
Etosha è il Kruger della Namibia

Il miglior stratagemma qui è quello di piazzarti a breve distanza di una delle tante pozze d’acqua alimentate a sorgente del parco e aspettare che arrivino gli animali. La fine della stagione secca attira dalla savana arida una enorme quantità di animali assetati. Zebre, giraffe, orici e altri lottano per la posizione, lasciando il posto a turbolenti branchi di elefanti e irascibili rinoceronti neri. I leoni affamati sono ovviamente in agguato .
Ogni campo pubblico si affaccia su una pozza d’acqua trafficata, illuminata di notte, quindi durante la stagione secca non è necessario lasciare il campo per osservare gli animali.
La stagione delle piogge porta una vegetazione più rigogliosa e attira i bellissimi fenicotteri che si affollano nelle lagune stagionali.
Un certo numero di concessioni private nei tratti meridionali e occidentali del parco offrono safari guidati più esclusivi.
Budget: opzioni a tutti i livelli di prezzo
Quando andare: alta visione per l’osservazione della fauna da giugno a novembre; pianure allagate gennaio-marzo
I migliori safari per una seconda volta
Dopo aver già vissuto l’esperienza di vedere gli animali più iconici nei parchi più famosi dell’Africa, i safari che ti presento ora ti portano lontano dalla folla per rilassarti e goderti un’esperienza molto diversa ma altrettanto indimenticabile.
Mana Pools e Lower Zambezi, Zimbabwe e Zambia
Il fiume Zambesi serpeggia a est verso l’Oceano Indiano attraverso un’ampia pianura alluvionale tra imponenti pareti a strapiombo. Durante la stagione secca, il mosaico di isole e terrazze fluviali della valle si riempie di fauna selvatica: grandi branchi di elefanti e bufali scendono dalle colline, mentre leoni e altri predatori cacciano le prede lungo il fiume.

Questo panorama da libro illustrato abbraccia due paesi: sul lato dello Zambia, a nord, si trova forma il Parco Nazionale del Lower Zambezi; sul lato dello Zimbabwe si trova il patrimonio mondiale UNESCO di Mana Pools.
Gli assenti includono rinoceronti, gnu e giraffe, ma nei due parchi intorno allo Zambesi dovrai concentrarti più sulla qualità che sulla quantità. Lo sfondo suggestivo da film ti invita a sederti e lasciarti sedurre dalla natura intorno a te, il che non è una cattiva strategia, visto che anche così riuscirai a vedere tantissimi animali.
L’accesso stradale è irregolare e il target, soprattutto sul lato zambiano, è di fascia alta. Le attività includono safari e passeggiate nella savana. Questa è la principale destinazione perfare un safari in canoa in Africa: gli animali costeggiano le rive e i gruppidi ippopotami si nascondono dietro ogni curva. I sentieri selvaggi a Mana Pools sono solo per i più avventurosi.
Budget: medio / alto
Quando andare: molti animali visibili da maggio a ottobre; nessun accesso stradale a Mana Pools durante le piogge (novembre-aprile), quando chiudono anche molti campi dello Zambia.
Riserve private dell’Okavango, Botswana
Se un viaggio a Moremi ti ha stuzzicato l’appetito per l’Okavango, alcune concessioni private offrono una esperienza molto più esclusiva su questa favolosa area dell’Africa. Ogni zona ha le sue attrazioni in base al terreno, soprattutto per la grande differenza di quantità d’acqua tra una e l’altra.

La reintroduzione di rinoceronti sia bianchi che neri significa che l’area ora vanta i Big Five al completo, mentre le caratterstiche più peculiari di un safari nell’Okavango includono la maggiore facilità di osservare i cani selvatici in tutta l’Africa e le costanti lotte per la sopravvivenza tra leoni e bufali.
L’accesso è quasi esclusivamente per via aerea e molti dei lodge sono estremamente eleganti, con prezzi che seguono gli standard qualitativi. I tuoi soldi saranno però ben spesi: luoghi favolosi, guide eccellenti, una incredibile area selvaggia praticamente tutta per te e la possibilità di goderti attività che non sono disponibili all’interno del parco nazionale, come safari a piedi, passeggiate notturne e persino safari a dorso di elefante.
Budget: alto
Quando andare: tutto l’anno, ma il periodo migliore è tra luglio a ottobre
Altopiano di Laikipia, Kenya
L’altopiano di Laikipia si trova al confine meridionale della frontiera settentrionale del Kenya, con viste spettacolari del Monte Kenya innevato a sud.
Con una fauna simile a quella dei vicini parchi di Meru, Samburu e Buffalo Springs, comprende circa una dozzina di concessioni private, in particolare la Lewa Wildlife Conservancy, che hanno unito le forze in un’unica enorme iniziativa di conservazione. Questo protegge una delle popolazioni di animali più incontaminate del Kenya, con elefanti, bufali e tutti i principali predatori in buon numero, oltre a giraffe reticolate, zebre di Grévy e più della metà dei rinoceronti neri del paese.
Laikipia offre un’esclusiva alternativa in Kenya al Masai Mara; i lodge – alcuni molto fantasiosi – tentano gli ospiti con ogni possibile attività, dalle passeggiate in cammello alla pesca. È diventata un’area pionieristica per l’ecoturismo, con molte zonedi proprietà della comunità locale. L’alta quota fa sì che vaste aree siano prive di malaria e di solito più fresche del Mara.
Budget: medio / alto
Quando andare: tutto l’anno, ma alcuni lodge chiudono con le “lunghe piogge” tra novembre e marzo.
Imfolozi Wilderness Trails, Sudafrica
Imfolozi è sinonimo di rinoceronte bianco e sentieri nella natura selvaggia: è qui che il secondo mammifero terrestre più grande dell’Africa si è opposto all’estinzione un secolo fa ed è qui che l’ambientalista Ian Player ha sviluppato il suo concetto di sentieri nella natura selvaggia, incoraggiando un’esperienza più olistica dell’ambiente.

Gli incontri ravvicinati con il rinoceronte bianco sono comuni mentre cammini attraverso la macchia sudafricana. Anche il rinoceronte nero prospera, mentre potrai vedere anche elefanti, bufali e tutti i principali predatori.
Ma i sentieri riguardano tanto la ricerca delle tracce, il canto degli uccelli, gli insetti e le piante quanto le emozioni di vedere i grandi animali.
Il campeggio è semplice, la guida eccezionale e l’immersione totale nella natura selvaggia memorabile. Il parco è facilmente raggiungibile su buone strade e le escursioni tra gli Imfolozi Wilderness Trails sono piuttosto economici.
Consiglio: prenota in anticipo.
Budget: basso
Quando andare: i percorsi (2, 3 o 4 giorni) si svolgono da metà febbraio a metà novembre
Parco nazionale di Ruaha, Tanzania meridionale
Poiché il “circuito meridionale” della Tanzania si è sviluppato negli ultimi anni, questo parco un tempo oscuro è diventato uno dei preferiti. Il Parco nazionale di Ruaha offre il classico grande safari fotografico in un ambiente remoto, con i pochi campi presenti ben distanziati tra loro.

Le attrazioni includono la più grande popolazione di elefanti della Tanzania, oltre a numerosi bufali e l’intero spettro dei grandi predatori. La sua posizione geografica tra due biomi – le savane di acacia dell’Africa orientale e il bosco di miombo dell’Africa meridionale – include un insolito mix di specie tra cui, per esempio, sia il kudu maggiore che quello minore.
Questa riserva è spesso combinata con una visita a Selous. I lodge sono esclusivi e l’accesso è generalmente per via aerea. I safari migliori sono durante la stagione secca, quando grandi mandrie si radunano intorno ai fiumi, sebbene il birdwatching sia eccellente nella stagione delle piogge. Le attività includono sia safari notturni che passeggiate diurne in compagnia di guide esperte.
Budget: medio / alto
Quando andare: tutto l’anno, ma alcuni lodge chiudono con le “lunghe piogge” tra novembre e marzo
Queen Elizabeth National Park, Uganda
L’Uganda è meglio conosciuto per il suo trekking con i gorilla e, con il Kenya e la Tanzania che accolgono la maggior parte dei visitatori dei safari dell’Africa orientale, i suoi parchi sono spesso trascurati, come il quasi sconosciuto Parco nazionale di Kidepo, al confine con il Sud Sudan.

È vero, il Queen Elizabeth National Park ha subito pesantemente il bracconaggio durante gli ultimi anni turbolenti del paese, ma la fauna selvatica è tornata a una velocità sorprendente.
Oggi elefanti e bufali vagano ancora una volta sulle rive del lago, mentre numerosi ippopotami affollano il canale Kazinga e i leoni che si arrampicano sugli alberi di Ishasha prosperano grazie alle tante prede attratte dall’abbondanza di acqua.
Anche se sei al tuo primo safari in Africa potrai apprezzare il Queen Elizabeth National Park, ma lo godrai al meglio con già un’esperienza simile: infatti il parco ha un habitat molto vario e offre una diversità impressionante per un parco relativamente piccolo. Si va infatti dagli scimpanzé nelle aree boscose al raro becco a scarpa nelle paludi di papiro.
Ci sono 610 specie di uccelli, un numero impressionante per qualsiasi parco
È disponibile una gamma completa di attività e alloggi, comprese le crociere in barca, e tutto sotto lo sfondo delle montagne del Rwenzori.
Budget: opzioni a tutti i livelli di prezzo
Quando andare: mesi più piovosi aprile-maggio e ottobre-novembre, quando alcune strade sono impraticabili
I migliori safari per veri intenditori
Quelli che seguono sono i migliori safari per coloro che hanno già visitato alcuni tra i più famosi e ora vogliono fare un ulteriore passo avanti, alla ricerca di una fauna insolita o di una vera esperienza nella natura selvaggia.
Damaraland settentrionale, Namibia
L’aspro paesaggio semi-desertico del Damaraland, nel nord-ovest della Namibia, si trova al di fuori di qualsiasi parco nazionale. Questa è una terra in cui il paesaggio drammatico, l’antica arte rupestre e le specie vegetali uniche sono di interesse tanto quanto la fauna selvatica.

Ciononostante, una discreta selezione di animali selvatici vaga per le pianure pietrose e le distese sabbiose, con il posto d’onore che spetta all’elefante e al rinoceronte nero adattati in maniera incredibile al deserto.
Altri animali da non perdere in un safari nel Damaraland settentrionale includono giraffe, orici, zebre di montagna e predatori occasionali, inclusi ghepardi e rare iene marroni.
Una serie di valli fluviali, generalmente asciutte, consente ai visitatori di penetrare in profondità nel terreno accidentato: un certo numero di lodge esclusivi offrono safari sia a piedi che in fuoristrada.
Non vedrai migliaia e migliaia di animali in stile Kruger, ma aspettati una dose impressionante di vera natura selvaggia, con la rara opportunità di rintracciare il rinoceronte nero a piedi e accamparti sotto le stelle.
Budget: alto
Quando andare: tra maggio e novembre (i campi sono chiusi durante le piogge)
Parco nazionale di Katavi, Tanzania
Molti parchi in Africa si vantano di essere i migliori per un safari, ma il Parco Nazionale di Katavi è difficile da battere, essendo così lontana dai sentieri battuti che solo poche centinaia di visitatori ci arrivano ogni anno.

Il suo terreno comprende boschi misti e due enormi pianure erbose, dove si riuniscono le mandrie. Le uniche fonti d’acqua permanenti sono i fiumi Katuma e Kapapa, che pullulano di ippopotami nella stagione secca. Gli elefanti sono abbondanti, mentre i leoni affamati seguono i numerosi bufali.
Questo parco è per gli intenditori di safari che vogliono la savana interamente per se stessi. I voli per questo angolo remoto della Tanzania occidentale sono costosi e i pochi e piccoli campi permanenti del parco offrono un’esperienza selvaggia esclusiva e intensa.
Le distanze sono tali che i safari spesso durano l’intera giornata. Camminare nel parco è un’opportunità eccellente di vedere gli animali e si possono organizzare campeggi notturni con tutte le misure di sicurezza possibili.
Budget: alto
Quando andare: aperto tutto l’anno, ma i migliori safari sono da maggio a novembre
Luangwa settentrionale, Zambia
Il brivido del safari definitivo: trovarsi faccia a faccia con un leone durante un safari a piedi. Questo parco remoto ha un terreno simile a South Luangwa ma un’atmosfera più selvaggia e numero di visitatori molto minore.
Gli animali sono più timidi: gli avvistamenti sono meno frequenti, eredità del bracconaggio passato, ma anche a causa della totale mancanza di familiarità della fauna selvatica con gli esseri umani.
Grandi mandrie di bufali attirano i leoni, mentre abbondano iene e leopardi.
Solo tre piccoli campi sono presenti nel parco, quindi ti sembrerà di avere la savana tutta per te.
L’accesso è generalmente per via aerea e le attività sono quasi interamente a piedi. Guide di prim’ordine seguono gli animali e ti rivelano i segreti di questo ambiente incontaminato.
Budget: alto
Quando andare: tra maggio e novembre (i campi sono chiusi durante le piogge)
Riserva del Kalahari centrale, Botswana
Le praterie sabbiose e i boschi del Kalahari sono un ambiente arido e difficile, dove gran parte della fauna selvatica è altamente nomade.
I safari nel Kalahari sono migliori all’inizio dell’anno, da gennaio a maggio, quando le piogge portano una nuova crescita di vegetazione e migliaia di springbok, gazzelle, gnu, eland e molti altri arrivano per il pascolo. I predatori includono ghepardi, entrambi i tipi di iene e i famosi leoni dalla criniera nera del Kalahari. Gli struzzi e i suricati sono solo alcuni degli animali più iconici di questo parco.
Fino a poco tempo fa, l’accesso a questa enorme landa selvaggia (a più di 50’000 kmq, il parco supera Serengeti, Kruger e South Luangwa insieme) era limitato e i visitatori potevano entrare solo per un safari di un giorno.
Oggi due campi permanenti all’interno del parco completano quelli esterni. La visione degli animali può essere incostante e alcune specie – in particolare elefanti, ippopotami e bufali – sono assenti.
Tuttavia, le dimensioni sono impressionanti e l’isolamento lo rende uno tra i safari più belli del mondo.
Budget: medio / alto
Quando andare: li migliori safari per la visione degli animali sono da gennaio a maggio, anche se l’accesso può essere difficile durante quei mesi
Riserva di caccia del Selous meridionale, Tanzania
Meno famoso del Serengeti, il Selous è la più grande riserva di caccia della Tanzania e il fulcro dei safari del “circuito meridionale”. Il suo terreno è diverso dalle savane del nord, con boschi, montagne e foreste fluviali.
Gli animali non sono così visibili come nel Serengeti, ma i numeri e la varietà sono impressionanti, con grandi popolazioni di elefanti, bufali, leoni e ippopotami, oltre a specialità locali come lo zibellino e il cane selvatico.
Il fiume Rufiji attraversa il parco, dividendolo in due. La maggior parte dei safari è limitata al settore settentrionale più piccolo, dove una manciata di lodge esclusivi offre l’intera gamma di attività, comprese le gite in barca sul Rufiji.
Dal 2008 un’impresa chiamata Selous Project guida i safari nel remoto sud. Queste sono avventure serie in una natura selvaggia incontaminata, con la guida esperta di ex cacciatori, in gran parte a piedi, per alcuni tra i safari più selvaggi di tutta l’Africa.
Budget: alto
Quando andare: tutto l’anno ci sono attività per tutte le stagioni
Liuwa Plains, Zambia
Questa remota savana nel distretto di Barotseland, nello Zambia occidentale, era un tempo il terreno di caccia dei Litunga, re del popolo Lozi. Oggi è un parco nazionale, ma così lontano dal circuito dei safari che richiede una seria spedizione per arrivarci.
I pochi visitatori che compiono il trekking, via fiume e via terra, si trovano da soli in una vasta pianura erbosa, punteggiata solo da pozze sparse, palmeti e dal ruminare di innumerevoli gnu blu.
Gli gnu arrivano con le piogge per formare le mandrie più grandi al mondo, se escludiamo il Serengeti: il loro numero raggiunge il picco tra novembre e giugno, e sono raggiunti da zebre e altri erbivori.
Le iene sono i predatori dominanti, con alcuni cani selvatici e ghepardi erranti e una piccola popolazione di leoni. Ma Liuwa non è un posto dove fare il classico safari in cerca degli animali più iconici del continente. La sua flora e gli uccelli sono speciali come i suoi mammiferi e, soprattutto, offre avventura, isolamento e l’ignoto.
Budget: alto
Quando andare: spedizioni in maggio / giugno e novembre / dicembre
Domande frequenti sui Safari
Dal volontariato con gli animali alla prevenzione della malaria, ecco le risposte alle tue domande:
Qual è il momento migliore per fare un safari?
Se vuoi semplicemente vedere tanti animali, il periodo più consigliato in generale è la fine della stagione secca, quando gli animali si avvicinano all’acqua e la vegetazione rada aiuta nella ricerca di mammiferi e uccelli. Con la pioggia, agli alberi escono le foglie, le mandrie si disperdono e alcuni luoghi diventano inaccessibili.
Ma la stagione delle piogge porta anche piccoli mammiferi, una migliore avifauna, cieli meravigliosi e meno turisti. Le piogge nell’Africa meridionale durano all’incirca da novembre a marzo; in Africa orientale la previsione è più complessa. Controlla i fattori locali: nella valle di Luangwa, alcuni lodge offrono eccellenti safari della “stagione dello smeraldo” durante le piogge. La fauna selvatica del Kalahari è la migliore subito dopo le piogge. Le strade per tutte le stagioni nel Kruger significa che non c’è un momento “sbagliato” per andarci.
Cosa devo portare con me durante il safari?
Andranno bene indumenti leggeri e traspiranti con maniche e pantaloni (per proteggersi dagli insetti dopo il tramonto), più scarpe da ginnastica, un cappello e qualcosa di caldo per la sera. Se vuoi fare un safari a piedi, i colori neutri sono importanti: gli animali individuano qualsiasi cosa bianca o colorata. Le mosche tse-tse sono attratte dai colori scuri: ci sono buone ragioni per cui il kaki è il colore perfetto per i safari.
Ho scritto una intera guida su come vestirsi durante un safari.
Fotocamera o no, avrai bisogno di un binocolo: i panorami possono essere lontani e l’avifauna africana presto trasforma i non-esperti in ardenti birdwatcher. Ho scritto un articolo in cui ti consiglio come scegliere il migliore binocolo adatto a te.
Prepara anche una torcia per spostarti nel campo e avvistare la fauna selvatica dopo il tramonto; batterie di ricambio, poiché la ricarica è spesso impossibile; e guide sugli animali (soprattutto uccelli) perché, anche con esperti a disposizione, è bello controllare.
E la salute, in particolare la malaria?
Chiunque si rechi in Africa subsahariana dovrebbe prendere le consuete precauzioni sanitarie. La malaria, tuttavia, merita una menzione speciale. Parla con il tuo medico di famiglia della migliore profilassi per te e per la destinazione del safari e non dimenticare di portarli, assicurandoti di completare l’assunzione una volta rientrato a casa. Copriti e usa un repellente dopo il tramonto.
Il rischio varia a seconda del luogo e della stagione. In alcuni luoghi, come il Damaraland della Namibia (troppo secco) e il Nyika Plateau (troppo alto) in Malawi, la malaria è rara, ma per arrivarci probabilmente attraverserai una regione malarica. Il Sudafrica offre gli unici safari senza malaria , in particolare nel Capo orientale e nel Capo settentrionale.
Gli animali non sono pericolosi?
Come turista i pericoli sono trascurabili, fintanto che fai come ti viene detto. Se sei in un veicolo, la maggior parte degli animali ti ignorerà: puoi sederti su una jeep aperta a pochi metri da un branco di leoni e loro registreranno a malapena la tua presenza (anche se è sempre meglio lasciare agli elefanti molto spazio). A piedi, la tua guida eviterà situazioni rischiose e, in realtà, la maggior parte degli animali ti eviterà. In canoa ti verrà detto come comportarti con gli ippopotami.
Sarò bloccato in un veicolo tutto il giorno?
Per essere un’attività all’aperto, i safari possono essere sorprendentemente sedentari. E con la quantità di cibo che è probabile che tu mangi, specialmente in un lodge, i più attivi possono sentirsi frustrati dalla mancanza di esercizio.
Se scegli di fare un safari guidando te stesso, dovresti mirare a mantenere gli spostamenti ragionevolmente brevi e lasciare del tempo per allungarele gambe nei campi e nei siti di picnic. Considera viaggi organizzati che offrono passeggiate o prova un safari a piedi completo, in cui la maggior parte del tuo tempo viene trascorsa a piedi.
Altre opzioni per movimentare un po’ il safari includono canoa, equitazione e mountain bike. Le aree prive di selvaggina pericolosa, come l’altopiano di Nyika in Malawi, tendono ad offrire di più i nquesto senso.
Prova le Cascate Vittoria o la Namibia per gli sport d’avventura.
Dove sono le migliori guide?
Una buona guida può trasformare un safari in un’esperienza che cambia la vita. Le guide dello Zambia, in particolare a Luangwa e nel Basso Zambesi, hanno un’ottima reputazione, il prodotto di un rigoroso sistema di addestramento. Standard elevati simili sono associati al Botswana settentrionale, alla Namibia e alla Tanzania.
Nel complesso, troverai le migliori guide nei lodge privati, dove vivono sul posto e conoscono il terreno e la fauna selvatica a fondo. Le guide dei pacchetti con un budget ridotto possono essere intelligenti e utili, ma raramente avranno lo stesso livello di conoscenza e competenza. Solo le élite sono affidate ai safari a piedi, e questi includono quelli che conducono il Kruger Park e i Wilderness Trails di Imfolozi.
Ho davvero bisogno di una guida per il mio safari?
Le guide, nonostante le loro virtù, non sono essenziali. C’è molto da dire per fare le cose a modo tuo; potresti non vedere o imparare tanto, ma avrai l’emozione di trovare gli animali da solo.
Un altro vantaggio di fare un safari senza guida è che puoi seguire la tua agenda, senza scendere a compromessi per il bene di un gruppo. I parchi con una buona infrastruttura, come Kruger, Etosha e Hwange, semplificano la vita a chi vuole fare un safari fai-da-te: puoi seguire la mappa, controllare i tabelloni degli avvistamenti e scambiare notizie con altri visitatori. Il safari self-drive nelle terre più selvagge come l’Okavango o il Serengeti è solo per persone seriamente equipaggiate ed esperte.
Come scelgo un buon tour operator?
Guardati intorno, e non solo per il prezzo. I migliori operatori dovrebbero offrire un consulente che conosce la destinazione in prima persona e può rispondere alle tue domande per esperienza personale. Dovrebbero evidenziare onestamente i pro e i contro della stagione in cui intendi visitare, chiarire eventuali “extra” (ad es. le tariffe d’ingresso del parco o le attività non incluse) e spiegare quanto tempo trascorri effettivamente in ogni luogo, non solo lungo il percorso. Diffida delle “garanzie” di vedere gli animali: i buoni operatori sanno che le bestie non sono trappole per turisti, ma vivono la loro vita normale. Tutti i tour consigliati in questo articolo sono garantiti per la loro qualità
Come posso fare un safari responsabile?
Un buon operatore indicherà chiaramente la propria politica di turismo responsabile nella propria brochure o sul proprio sito web. Chiedi informazioni sulle linee guida per il benessere e la conservazione degli animali, i programmi di compensazione del carbonio e se i lodge che rappresentano utilizzano risorse sostenibili e sostengono la comunità locale.
Il tuo comportamento fa la differenza, sia su un pacchetto che viaggiando in modo indipendente. Non nutrire né molestare alcun animale selvatico. Rispetta i limiti di velocità e porta fuori dal parco la spazzatura se ti accampi in zone remote.