Capo Verde è senza dubbio una delle mete preferite per chi è in Italia o chi lavora in Africa Occidentale. Ma mentre la maggior parte dei turisti si rifugia a Sal e i suoi villaggi turistici, altre isole meritano di essere visitate. Tra queste c’è sicuramente Sao Vicente, una delle isole Barlavento o Sopravento. E’ visitata soprattutto perché sosta obbligata per andare a Santo Antao, l’isola più occidentale di Capo Verde, ma ti consiglio di lasciare più spazio a quest’isola che sembra inospitale, ma che in realtà racchiude luoghi fantastici e la città più vibrante dell’arcipelago, Mindelo.
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Come arrivare a Sao Vicente
Indice dell'articolo
Normalmente i turisti raggiungono Sao Vicente da Praia o Sal, le due isole principali di Capo Verde. Il metodo più veloce per spostarsi tra le isole è l’aereo, con Binter che offre quattro voli giornalieri da Praia e uno o due da Sal. I prezzi dei voli per Sao Vicente partono da 75€ in su e ti consiglio di prenotare con più anticipo possibile per non rischiare di rimanere bloccato su un’isola.
Un altro mezzo per muoversi tra le isole è la barca, che però ha orari disponibili solo poche settimane prima del viaggio. Puoi trovare le informazioni che cerchi sul sito di Fast Ferry.
Se sei in Europa puoi saltare il passaggio da Praia o Sal, dal momento che a Sao Vicente c’è l’aeroporto internazionale Cesária Evóra, che è servito da un volo giornaliero della portoghese TAP.
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Quando andare a Sao Vicente
Clima
A Sao Vicente, come in generale in tutto Capo Verde, le temperature non cambiano troppo durante l’anno. Le massime si registrano tra agosto e novembre, con medie intorno ai 25°. Anche nei mesi più freddi come gennaio e febbraio le medie difficilmente scenderanno sotto i 20°.
La stagione più piovosa corrisponde ai mesi più caldi, quindi a fine estate e inizio autunno. Nonostante ci possano essere forti acquazzoni come nella vicina Santo Antao, non aspettarti una stagione delle piogge torrenziale come nel vicino Senegal.
Il vento è una costante del clima di Capo Verde e Sao Vicento non fa differenza. Le folate possono essere irregolari, anche se spesso si incanalano da Monte Verde e vanno verso l’aeroporto. Portati una giacca anti-vento e un maglione leggero, potranno tornarti molto utili, soprattutto la sera.
I festival
Un altro motivo per scegliere quando vedere Sao Vicente è andarci durante i due maggiori festival dell’isola. Il primo è il carnevale di Mindelo che si tiene durante il Martedì Grasso a metà febbraio, le cui ovvie influenze brasiliane già bastano per capire quanto l’atmosfera sia festosa. Le strade della città sono la location ideale per le parate che si ispirano al più famoso carnevale di Rio.
Nel periodo di luna piena di agosto c’è il Baìa das Gatas Festival nell’omonima località nella parte orientale dell’isola, organizzato fin dal 1984. L’evento, trasmesso anche sulla rete tv nazionale, prevede musica in spiaggia con artisti provenienti da tutto il mondo ed eventi culturali. Un’ottima occasione per passare un weekend lungo a Sao Vicente insieme a turisti da tutto l’arcipelago e stranieri.
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Storia di Sao Vicente
Come la adiacente Santo Antao, anche Sao Vicente fu scoperta dall’esploratore portoghese Diogo Afonso, esattamente il 22 gennaio 1462, giorno di San Vincenzo di Saragozza. A differenza della vicina, però, è quasi completamente arida e, ultima tra le isole di Capo Verde, solo alla fine del XVIII secolo i primi abitanti permanenti iniziarono a insediarvisi.
La popolazione di Mindelo crebbe rapidamente in proporzione all’importanza del suo porto e al deposito di carbone, fondamentale per le traversate transatlantiche. Nel ‘900, con l’espansione del porto di Dakar e la diffusione sempre maggiore di altri combustibili per le navi, l’isola di Sao Vicente venne sempre più estromessa dalle rotte che attraversano l’oceano, fermando così il proprio sviluppo.
Cosa fare a Sao Vicente
Il centro dell’isola di Sao Vicente è senza dubbio Mindelo, capitale dell’isola e seconda città più grande di Capo Verde. Trova un alloggio lì e usala come base per le tue escursioni a Sao Vicente.
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Come girare l’isola
L’isola si gira facilmente con gli aluguer, i taxi pubblici capoverdiani. Le due “stazioni” principali degli aluguer si trovano nella zona del mercato delle verdure e l’African market e alla rotonda in cima a Avenida 12 de Setembro. Chiedi alle persone locali dove quale delle due è la migliore per la tua destinazione.

Attività sportive
Prima di passare alle escursioni più classiche, sappi che Sao Vicente è un ottimo posto per esplorare la vita sottomarina. Se non hai voglia di fare delle vere e proprie immersioni, perché non fare un tour dove potrai nuotare con le tartarughe?
Trekking su Monte Verde
È sicuramente l’escursione di Sao Vicente più gettonata, una camminata che porta quasi in cima al punto più alto dell’isola, a 774 metri sul livello del mare. Monte Verde si trova poco fuori Mindelo. Cerca l’aluguer che va verso est in Praça da Estrela, chiedi di farti lasciare a Monte Verde, aspetta che si riempia e goditi tre chilometri di bella strada asfaltata fino al bivio dove l’autista si fermerà per farti scendere.
Da qui ti aspetta una camminata di circa un’ora e mezza di bassa difficoltà attraverso il Parco Naturale di Monte Verde, che però è di quel colore solo durante e subito dopo la stagione piovosa.
Ricordati di portare con te il tuo zaino da escursione per salire in cima a Monte Verde. Invece le racchette da trekking non sono necessarie.

La strada è tutta acciottolata come la maggior parte delle strade di Capo Verde ed è di facile percorrenza. Si snoda attraverso aride radure dove solo le capre trovano da mangiare, fino a che non si arriva alle pendici delle pareti verticali che contraddistinguono Monte Verde. Qui il panorama passa da Mindelo a Baìa das Gatas.
In cima si trovano dei ripetitori e una base militare dove in teoria non puoi entrare e verrai rimandato indietro. Vale la pena fermarsi direttamente alla Tea House per un tè rigenerante, soprattutto se ti sei beccato una giornata con vento e nuvole.
Portati dell’acqua e un pranzo al sacco da mangiare alla stessa Tea House oppure sulla prima curva in alto dove puoi godere del panorama su Praia Grande, l’isola disabitata di Santa Luzia e, se la giornata è particolarmente limpida, anche la lontana Sao Nicolau. Se hai con te un binocolo da montagna, potrai ammirare meglio Sao Vicente e le isole vicine.

Baìa das Gatas
Nell’angolo nordorientale dell’isola si trova il più rinomato villaggio “turistico” di Capo Verde. Il virgolettato è d’obbligo, perché è tutto fuorché un villaggio all-inclusive. Baìa das Gatas è formato da poche case di proprietà dei ricchi e ben educati cittadini di Mindelo, per lo più disabitate durante la settimana, ma poi sfruttate dal venerdì alla domenica. Il villaggio si anima molto durante il Baìa das Gatas Festival.
È un luogo ideale per le famiglie per la tranquillità della zona e per le pietre che si trovano nella baia che formano una piscina naturale senza onde dove i bambini possono nuotare e giocare in tutta tranquillità. I capoverdiani vengono nei weekend con tende da campeggio e griglie e passano tutta la giornata in spiaggia.
Se sei in cerca di relax evita di andarci di sabato o domenica perché ci sono tanti bambini che, giustamente, giocano rumorosamente. Se però ci capiti nel fine settimana, cammina pochi minuti più a sud verso la luce portuale rossa, c’è una piccola spiaggia che è normalmente semi-deserta, con vista sulla baia adiacente e Monte Verde. Stai attento se vuoi nuotare in questa zona, perché, al contrario della baia principale, qui ci sono molti ricci di mare.
Ci sono due bar che servono anche da mangiare. Mi è stato consigliato la Churasqueria, ma non ho potuto assaggiarne i piatti perché mi ero portato del cibo da casa.
Le acque di Baìa das Gatas sono popolate da pesci gatto che danno il nome al villaggio.
Da Mindelo prendi un aluguer per 150 CVE e goditi gli undici chilometri di eccellente strada asfaltata.

Trekking: Baìa das Gatas – Praia Grande – pranzo a Calhau
Voglio partire dalla fine, il pranzo a Calhau. Questo piccolo villaggio di pescatori è rinomato per un paio di ristoranti ed è meta dei “turisti” capoverdiani per il pranzo della domenica, quasi fosse un pellegrinaggio. Quindi come Baìa das Gatas, passa dal semi-deserto dei giorni feriali alla vivacità del weekend. Si tratta anche del porto migliore per andare a scoprire l’isola disabitata di Santa Luzia che si trova proprio di fronte a Calhau.
Il motivo per cui la domenica molti da Mindelo fanno i diciotto chilometri (e 150 CVE) fino a Calhau è il ristorante Hamburg. Con un bel portico dove godersi le pietanze al fresco, questo ristorante offre specialità capoverdiane in dosi pantagrueliche. Dopo aver assaggiato la murena fritta come antipasto, in due abbiamo fatto fatica a terminare un riso ai frutti di mare un pelo scotto ma con un sugo ottimo, uno stufato di polpo e calamari e due patate fritte. Il prezzo? Circa 3200 CVE.

Ti starai chiedendo il perché di un’ordinazione così abbondante. Qui si torna alla prima parte dell’escursione, la camminata da Baìa das Gatas a Calhau. Questo trekking di circa 8 chilometri è bellissimo, forse quello che più mi è piaciuto a Capo Verde. Stranamente però è poco pubblicizzato e su nessuna guida o blog ne ho letto. Probabilmente la ragione sta nel fatto che non è segnato, ma si tratta semplicemente di andare dal punto A al punto B per la strada più corta, ovvero attraversando una spiaggia stupenda e quasi deserta.
Prendi un aluguer fino a Baìa das Gatas e incamminati verso sud. All’inizio dovrai stare un po’ nell’interno dopo le prime capanne di pescatori, ma appena arriverai alle pendici di Monte Verde sarai sulla spiaggia e la lascerai solo poco prima di Calhau.

I turisti qui sono pochissimi, si tratta al massimo di un paio di famiglie che grigliano nel weekend e qualche pescatore. La sabbia è di un bel giallo intenso e il mare azzurro. Non è un caso che la camminata di un paio d’ore diventi magari di tre per la continua voglia di tuffarsi in acqua.
Nonostante sia piuttosto facile e quasi interamente sulla costa, ti consiglio di usare delle scarpe adatte alle camminate, dal momento che spesso dovrai passare piccoli tratti di scogli.
Tutta l’escursione è alle pendici di Monte Verde fino a Praia Grande, l’ultima spiaggia prima di Calhau. Qui rientra sulla strada e sul curvone verso destra scavalca il guard rail e dirigiti direttamente verso l’abitato: il ristorante Hamburg è uno dei primi edifici e sarai pronto a ordinare il pranzo.

Sao Pedro
Se hai una mezza giornata libera, visita Sao Pedro, il colorato villaggio di pescatori che si trova tra la pista dell’aeroporto e il mare. La prima cosa che noterai sarà la spiaggia, una delle più belle di Sao Vicente. Qui si incanala spesso il vento, così che sia meta ambita per gli amanti degli sport acquatici.

Dopo aver fatto una passeggiata in paese e aver visto come riparano le barche da pesca variopinte, dirigiti verso nord. Alla fine della spiaggia inizia un semplice percorso di trekking fino al faro sulla punta della penisola, il Farol de Dona Amélia costruito nel 1894. In un’ora si riesce a raggiungere la meta e a tornare, con bellissimi scorci sulla spiaggia e il villaggio di Sao Pedro. L’escursione non è adatta a chi soffre di vertigini e i bambini vanno tenuti per mano, dal momento che c’è quasi sempre vento e in molti punti non c’è il muretto sullo strapiombo sul mare, nonostante il sentiero sia abbastanza largo per essere fatto in sicurezza.

Di ritorno dal faro fermati in uno dei migliori ristoranti di Sao Vicente, se non di tutto Capo Verde. Nella parte settentrionale della spiaggia c’è il Bar Bistro Santo André, gestito da un signore svedese e con un cuoco del Burkina Faso. Aggiungi un tocco di sapori dell’Africa occidentale agli ingredienti di Capo Verde rivisitati in salsa europea e ti esce un mix eccezionale, che attira turisti e capoverdiani tutti i giorni. Se ci vai di domenica, non lasciarti sfuggire il maialino con le patate che viene portato e tagliato di fronte a te: è squisito!
